Nella Valbrenta, la conformazione orografica di profonda valle e il suo essere stata per lungo tempo terra di confine hanno profondamente influito sulla disposizione e lo sviluppo dell’edificato e delle infrastrutture che ne hanno reso possibile l’abitare.
Sottili “fazzoletti di terra” furono nel tempo instancabilmente costruiti grazie alle fatiche dell’uomo cercando la terra tra le crepe per “inventare i campi da coltivare, costruendoli come si costruisce una casa”. E le masere che li resero possibili, con le loro precise e orizzontali linee, segnano le opposte pendici dei monti e si combinano con gli alti e sottili edifici che punteggiano un territorio caratterizzato dalla presenza di boschi che, per lungo tempo, hanno costituito una delle sue principali fonti di reddito.
Quei campi, che un tempo fornivano grandi quantità di tabacco8, giacciono oggi in stato di abbandono e costituiscono un patrimonio di segni che si offre come riferimento per nuovi progetti. […]
Claudia Pirina