di Marta Allegri e Graziella Giacobbe
“Un pieghevole inusuale, che riprende a modello i vecchi souvenir fotografici degli anni ’60 rileggendo però il soggetto principale del lavoro: non più paesaggi e monumenti celebri delle città ma edifici comuni che, con il loro abbandono, testimoniano il passato e la vita di un territorio. È un racconto di patologie, di memorie e di nostalgia.
20 vedute a colori, sul retro frammenti di un colloquio con Antonio Fiorellini sul tema della cura e dell’abbandono. Il souvenir diventa uno strumento di riflessione sul paesaggio”