La vertigine del gioco

17,00

di Letizia Goretti

 

Lo spazio urbano ha influenzato considerevolmente lo sviluppo delle teorie e delle pratiche situazioniste, e la città, il luogo della vita quotidiana, degli scambi e della condivisione della collettività, è stata in parte ispirazione e teatro delle loro azioni. Le tecniche utilizzate dai membri dell’Internazionale situazionista, contro il sistema e l’alienazione, sono molteplici, ma tutte unite da un filo conduttore: la rappresentazione. Rappresentare significa mostrare e diffondere delle idee, ma è anche un’attività che serve a trasportare l’individuo nella sfera ludica. Una costante all’interno dell’Internazionale situazionista è infatti il gioco. Ma cosa significa giocare per i situazionisti? Il gioco è il motore della loro teoria-pratica rivoluzionaria, poiché esso è un elemento fondamentale nell’evoluzione e nella vita degli esseri. Il gioco è creazione, divertimento, tensione, tattica. Proprio la teoria rivoluzionaria dell’Internazionale situazionista è nata dal gioco, così come il movimento stesso, e si inserisce trasversalmente in molteplici ambiti: dall’arte alla politica, dall’architettura all’urbanismo, dall’economia al sociale, dalla filosofia alla poesia, dalla letteratura ai media dell’epoca.

 

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Disponibile

La vertigine del gioco

L'azione dell'Internazionale situazionista tra arte e politica

Tipologia Saggio

Genere  Saggistica

Serie  Città

ISBN 979-12-5953-006-6

Edizione giugno 2021

Lingua Italiano

Formato 13,5 x 21 cm

Pagine 240

Stampa Colore

Formati disponibili

Cartaceo brossura filo refe

Anteprima - Indice

Negli ultimi dieci anni sentiamo sempre di più parlare del movimento Internazionale situazionista (IS) e l’editoria continua ad arricchirsi di riflessioni e di studi sul gruppo. Questo libro non vuole essere una storia esaustiva dell’IS: sul mercato esistono già dei buoni libri di riferimento – anche se alcuni sono datati – e sarebbe inutile ripetersi. L’intento è invece di osservare il movimento da un altro punto di vista. Sulla base di uno spoglio nuovo di documenti in buona parte editi e alcuni inediti, lo studio ripercorre la storia del movimento situazionista attraverso il fenomeno del gioco e della rappresentazione non solo figurativa ma anche letteraria. Questa nuova lettura necessita comunque di un passaggio storico dei due movimenti antecedenti, il Lettrismo e l’Internazionale lettrista, e un confronto con le pratiche di questi gruppi. Dopodiché la storia prosegue ripercorrendo le tappe più importanti dell’IS, gli eventi più popolari e meno noti, focalizzando l’attenzione sul gioco e il suo funzionamento all’interno del gruppo.
Il gioco, concepito come atto creativo defunzionalizzato e come metafora, è la chiave per una reinterpretazione del movimento.

 

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